Dal 1° luglio scorso, è rivoluzione in farmacia. Questa volta, a tutto vantaggio dei pazienti. Infatti, è possibile acquistare, invece dei soliti farmaci, dai nomi noti ma di fantasia, i cosiddetti farmaci "generici". Cosa sono. Sono farmaci ai quali non è stato dato un nome, appunto, inventato, ma sono venduti col nome scientifico del loro principio attivo (che è, cioè, la sostanza che cura, ad esempio: fluexitina, piroxicam), in genere seguito da quello

della ditta che li produce.  Perché dovremmo acquistarli, invece dei medicinali cui siamo abituati? Perché, e questo è il nocciolo principale della questione, costano dal 20 al 50% in meno. Come mai? Per arrivare a scoprire un farmaco, necessitano anni e anni di ricerca e di investimenti. Così, la legge stabilisce che un nuovo farmaco, per un certo numero di anni, sia coperto dal brevetto, vale a dire che solo l'azienda che l'ha creato può produrlo e venderlo, azienda che lo venderà ad un prezzo idoneo a recuperare i soldi spesi per la ricerca. Quando il brevetto scade, anche altre aziende possono produrre e vendere il farmaco ma le nuove aziende, che non avevano investito nulla nella sua ricerca, potranno venderlo ad un prezzo inferiore. Siccome ora per molti farmaci è scaduto il brevetto, ecco che ci troviamo davanti ad una vera e propria novità, forse sulle prime non facilmente assimilabile, soprattutto dagli anziani, che si trovano a dover imparare nomi sconosciuti e non proprio facilissimi. Sottolineiamo a chiare lettere che i farmaci generici hanno la stessa identica efficacia degli altri, in quanto sono prodotti da aziende che danno le stesse garanzie di quelle che producono i non generici. Ogni farmaco, prima di essere definito generico, deve dimostrare infatti, attraverso studi e ricerche, di avere lo stesso effetto degli altri sull'organismo. I generici, inoltre, come tutti i farmaci in commercio, sono autorizzati e controllati dal Ministero della Sanità.

Essere informati sui farmaci è molto utile. Infatti, chi paga i medicinali interamente, scegliendo un generico può arrivare a risparmiare anche la metà del prezzo. Per quanto concerne, invece, i medicinali passati dal Servizio Sanitario Nazionale, dal 1° luglio, davanti a casi di farmaci uguali per composizione, efficacia, qualità e dose, ma con prezzo diverso, sono passati solo quelli meno cari (appunto i generici). Chi vuole continuare ad acquistare quelli di marca, paga la differenza di tasca propria.

Ma come si fa a sapere se di un farmaco famoso esiste anche il generico? A dire il vero, una vera campagna informativa non è stata fatta. E' possibile, però, in molte farmacie e studi medici trovare depliant illustrativi  con tutte le notizie essenziali sui generici. Inoltre, sui siti del Tribunale del malato (www.cittadinanzattiva.it), del Ministero della Sanità (www.sanita.it) e dell'associazione che informa e difende i consumatori, Altroconsumo (www.altroconsumo.it), si troveranno tutte le indicazioni necessarie da sapere riguardo questa rivoluzione in campo farmaceutico. Altroconsumo ha messo a disposizione dei cittadini anche un numero verde: 800-001177 (lunedì - venerdì, dalle 9.00 alle 17.00), per qualsiasi informazione essi desiderino. Inoltre, è importante dire che il paziente  può chiedere direttamente al proprio medico di prescrivergli, al posto del farmaco fino ad allora usato, il generico, gratuito. Il medico di famiglia è inoltre obbligato, per legge, ad informare il suo paziente se esiste un medicinale interamente rimborsato dal Servizio Sanitario. Quando, invece, si compra un prodotto in farmacia (senza bisogno di ricetta medica), si può chiedere direttamente quello meno costoso.

Per maggiore chiarezza, esemplifichiamo alcuni medicinali. Chi usa, ad esempio, l'Aulin (per dolori dell'apparato osseo e articolare), da oggi può chiedere il generico Nimesulide. Il Lopid (per eccesso di grassi nel sangue) ha il suo equivalente nel Gemfibrozil.  Al posto del Voltaren (per dolori e artrite), c'è il generico Diclofenac. Il Prozac (antidepressivo) potrà essere sostituito dalla Fluoxetina. Chi è solito usare il Tenormin (per problemi cardiaci e pressione arteriosa) può sostituirlo con l' Atenololo. E via discorrendo....

Ricordiamo agli scettici e agli affezionati ai propri medicinali che i generici sono farmaci assolutamente sicuri, usati regolarmente da tempo  negli Stati Uniti e in molti paesi europei e che la diffidenza non ha nessun motivo d'essere. Così, dopo i primi giorni di comprensibile sbandamento, faremo bene, tutti, ad abituarci ai difficilissimi nomi dei nuovi ma convenienti medicinali.

 

Pubblicato nel mese di Agosto 2001 sul mensile “Proposte di classe”

 

 

Dati memorizzati:  
FARMACI: VOGLIO UN GENERICO, GRAZIE!
di Gennaro Mirabella
 

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