Nastro perforato: ECCO IL LIBRETTO FORMATIVO DEL CITTADINO
L'ABC di questo nuovo strumento, rilasciato dalle Regioni
di Lia Fontana
 
 

 

 

 

Un nuovo e moderno strumento – utile a chi si muove nel mondo del lavoro – è arrivato sul mercato.

E’ il “Libretto formativo del cittadino”, istituito dal Decreto legislativo n. 276 (legge 10 settembre 2003), nell'ambito della riforma Biagi. Disponibile anche on-line (sul sito del Ministero del Welfare – sezione Europa Lavoro), il "Libretto formativo del cittadino" è il documento personale che tiene traccia del percorso formativo e professionale compiuto nell'arco della vita lavorativa. Viene rilasciato dalle Regioni, che, comunque possono delegare il compito ad altri soggetti. Responsabile dell'aggiornamento del Libretto è essenzialmente l'individuo, che ne è titolare.

Sul Libretto sono registrate le competenze acquisite durante l'apprendistato, la formazione in contratto di inserimento, la formazione specialistica e quella continua svolta anche in ambito familiare, ricreativo e sociale, infatti il documento raccoglie informazioni, dati e attestazioni riguardanti esperienze effettuate in ambito educativo/formativo, in ambito lavorativo, in ambito sociale, ricreativo e/o familiare e le documenta. Il Libretto sarà allegato alla scheda anagrafico -professionale del lavoratore, inserita nella Borsa continua nazionale del lavoro.

L'obiettivo del Libretto è quello di valorizzare e "certificare" le varie esperienze accumulate durante la vita lavorativa della persona, al fine di rendere trasparenti le competenze acquisite e renderle quindi utilizzabili, soprattutto in "situazioni di transito" e cambiamento nel contesto di lavoro o di formazione.

Il Libretto è utile per la persona (che fornisce le informazioni sul suo curriculum, per cercare un lavoro, per la mobilità professionale e per il passaggio da un sistema formativo all'altro e rende trasparenti le competenze e le professionalità acquisite), per il mercato del lavoro (in quanto evidenzia, appunto, il percorso formativo e professionale di un soggetto, ponendo particolarmente in risalto le sue potenzialità e aspirazioni) e per le Istituzioni (poichè rappresenta strumento di garanzia, assicurando la trasparenza e la leggibilità delle informazioni formative e professionali di un soggetto, anche in una dimensione europea e, ancora, garantendo la visibilità delle competenze e delle esperienze degli individui per tutto l'arco della vita).

Il Libretto conferisce valore di scambio al patrimonio di competenze acquisite. Non ha, pertanto, alcun valore burocratico o "ufficiale", ma si propone l'intento di far emergere tale patrimonio nella sua integrità, rispettando l'unicità della persona.

Per ulteriori informazioni rivolgersi al Ministero del lavoro e delle Politiche Sociali (DG Politiche per l'Orientamento e la Formazione - Divisione II) – Tel. 06/36754149 - Fax 06/36754197.

(Febbraio 2006)

 

 

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