Non
sempre nella figura umana nasce la perfetta armonia fra bellezza fisica e
alto quoziente d'intelligenza.
E'
pur vero che la cultura e la preparazione si possono acquisire, ma... spesso
chi è piacente non è sostenuto da un grande cervello, spesso chi non è
protetto da Venere ha dalla sua un elevato grado intellettivo.
Nella Società odierna, comunque, l'esteriorità la fa da padrone e chi non è
accompagnato da un bel viso e da un bel corpo, diciamola tutta, è quasi
sempre tagliato fuori dal gioco.
Vogliamo ricordare come uno dei requisiti base richiesti dai datori di
lavoro ai giovani in cerca d'occupazione sia la cosiddetta "bella presenza"?
Certo, molti lamentano la scarsa preparazione ed esperienza dei giovani, ma
come la mettiamo col fatto che poi, a quelli graziati da "madre natura",
vengano offerte chances e possibilità di carriera, come se ci si trovasse
davanti a importanti signori del settore? La preparazione evidentemente, in
quei casi, non conta più...
In
questa Società dell'immagine, dunque, non stupiamoci se sempre più ragazze
decidono di investire, per il loro futuro, sulla loro avvenenza e aspirano,
al massimo livello, a partecipare a Miss Italia (o ad altri concorsi di
bellezza similari), perchè vincere, o comunque piazzarsi bene, al concorso
di patron Mirigliani vuol dire vedersi spalancare come per incanto le porte
del successo, vuol dire avere davanti a sé un futuro totalmente diverso.
Basta accendere la televisione per rendersi conto di come la maggior parte
dei programmi sia invaso da presunte soubrettine, che ancheggiano
nello studio e fanno audience. Che abbiano o meno un cervello... ma a chi
importa? Sono loro che poi, quando altre ragazze, magari più giovani e
carine, si apprestano a scalzarle via dal loro posto, si rendono conto che
per fare carriera nel mondo dello spettacolo bisogna studiare seriamente e
fare la cosiddetta gavetta. Le più umili e intelligenti spesso ci riescono,
le altre spariscono nel dimenticatoio o cercano di farsi "spingere" in alto
da qualche grosso papà.
Ma
le ragazze di oggi cosa pensano veramente del rapporto fra bellezza e
intelligenza? Credono davvero che la bellezza sia il passaporto per il
successo?
L'abbiamo chiesto a cinque splendide partecipanti alle ultime edizioni di
Miss Italia (tra le quali la reginetta in carica), vale a dire Tania
Zamparo, Barbara di Palma, Caterina Balivo, Cristina
Cellai e Vincenza Cacace, alle quali abbiamo posto
queste domande.....
A -
Perchè una ragazza, oggi, decide di partecipare a Miss Italia?
B - Le ragazze di oggi: divise tra Miss Italia, quindi la bellezza e la
voglia di apparire, e il desiderio di affermarsi e di far carriera nel mondo
del lavoro. C'è contraddizione secondo te? Analizza queste due tesi e dì se,
per le giovani, oggi, conta di più affermarsi con il proprio corpo o
costruirsi il successo con il cervello.
Ecco
cosa ci hanno risposto........
TANIA ZAMPARO
di
Roma - Età: top-secret! - Segno zodiacale: Leone - Iscritta alla facoltà di
Lingue e Letterature straniere
Miss Italia 2000
A- Per me, partecipare a Miss Italia è stato un discorso lavorativo, nel
senso che ho fatto per tanti anni l'indossatrice ma non avevo mai fatto
niente per cercare di andare avanti nel mio lavoro, quindi Miss Italia era
un'opportunità per prendere nuovi contatti per la mia carriera.
B-
Sì, un po' di contraddizione c'è. Le ragazze italiane hanno tanta voglia di
apparire, di entrare a far parte del mondo dello spettacolo, di lasciare la
famiglia per realizzarsi nel lavoro. Io credo che se una ragazza diventa una
modella o Miss Italia non potrà mai diventare un fisico nucleare o un Premio
Nobel, perchè, per arrivare a questi traguardi, bisogna lavorare sodo e
lottare, per cui penso che se le ragazze continueranno a partecipare in
massa ai concorsi, avremo sempre meno fisici nucleari donne! Per quanto mi
riguarda, fare Miss Italia non è stata una mossa per mettermi in mostra o
trarne popolarità ma un mezzo per affermarmi nel mio lavoro, che è quello di
fare l'indossatrice e proseguire un percorso iniziato quand'ero piccola. Io
la vivo così. Non è che mi piaccia particolarmente l'essere famosa e Miss
Italia non era un mio sogno di bambina.
BARBARA DI PALMA
di
Pimonte (NA) - 22 anni - Segno zodiacale: Pesci - Iscritta alla facoltà di
Psicologia -
2° classificata a Miss Italia 2000
A-
Sinceramente, non lo so. Penso che la maggior parte delle ragazze
partecipano a Miss Italia perchè vedono in questo concorso un mezzo che
possa permettere loro di entrare a far parte del mondo dello spettacolo, un
trampolino di lancio; pensano che arrivare nelle prime posizioni possa
significare cambiare la loro vita, infatti partecipano ragazze di tutti i
ceti sociali. Io ho partecipato per un motivo particolare..... volevo
prendermi una soddisfazione con alcune persone e poi volevo andare lì per
vedere perchè quel concorso era così ambìto, come funzionava, cosa c'era
dietro. Quindi, sono andata senza nessuna pretesa, senza mai pensare "Voglio
diventare Miss Italia!". Mi dicevo solamente che se fossi arrivata nelle
prime 24 sarei stata la ragazza più felice della Terra, per una mia
soddisfazione personale. Sono arrivata seconda e sono stata felicissima.
Nessuna invidia, davvero, nei confronti di Tania!
B-
Penso che negare l'importanza del corpo sia ridicolo. Quando conosci una
persona, ti presenti per un posto di lavoro, il primo impatto è quello
fisico. Naturalmente, non ti puoi basare solo su quello perchè di ragazze
belle ce ne sono a migliaia, ma di veramente valide, con dei princìpi, con
un ampio bagaglio culturale, ce ne sono pochissime, quindi unire le due cose
sarebbe l'ottimale. Non sono d'accordo con chi dice che la bellezza, nel
lavoro, non c'entra niente, perchè è la fesseria più colossale che si possa
dire! E' normale che se sei una bella ragazza ti guardano con un occhio
particolare, però sono l'intelligenza e la preparazione a darti validità
come figura professionale. Quando arrivi in là con gli anni, non puoi
contare più solo sulla bellezza ma devi fondarti sulla tua interiorità, che
si è arricchita negli anni con la cultura e i rapporti interpersonali. Io la
penso così!
CATERINA BALIVO
di
Aversa (CE) - 21 anni - Segno zodiacale: Pesci - Iscritta alla facoltà di
Scienze diplomatiche - internazionali all'Orientale
3° classificata a Miss Italia 1999
A-
Una ragazza, non lo so. Io ho deciso di fare Miss Italia perchè volevo
vincere, volevo la corona e lo scettro. Quindi, non sono andata là per
perdere tempo. Era un mio pallino da quand'ero piccola, quello di
partecipare a Miss Italia, ma non per quello che sarebbe venuto dopo; non
pensavo al successo, alla popolarità. Non sapevo che poi mi avrebbe
portato tanto lavoro!
B-
Per il lavoro che sto cercando di fare io, cioè la giornalista televisiva,
cosa che sto iniziando a fare col programma "Rai Uno Spot", su Rai Uno, puoi
anche essere la più bella del mondo, ma se non hai la dialettica, se non
riesci a comunicare con la gente, svanisce. Quindi, per me l'importante è
abbinare la bellezza all'intelligenza, se no non si va avanti, perchè di
ragazze belle ce ne sono tante.
CRISTINA CELLAI
di
Castellina in Chianti (SI) - 20 anni - Segno zodiacale: Scorpione -
Frequenta il 5° anno dell'Istituto Psico-Pedagogico
2° classificata a Miss Italia 1998 - 2° classificata a Miss Europa 1999
Attualmente, è una delle "Letterine" di "Passaparola", su Canale 5
A-
Innanzitutto, se una ragazza è carina fisicamente, ha un bel viso e magari
le piace il mondo dello spettacolo, prova a fare il concorso di bellezza non
soltanto con la speranza di vincere (che, credo, è insita in tutte quelle
che partecipano) ma perchè ha la possibilità di lavorare, in futuro, in TV.
Questo perchè si è visto, in molti casi, che non solo le prime classificate
hanno avuto successo ma anche le seconde, le terze, in alcuni casi anche le
dodicesime. L'esempio per eccellenza è Anna Falchi.
B-
Eh', beh', non è facile rispondere! Io sono una persona che predilige e
spera di affermarsi sempre con il cervello; cioè vorrei essere apprezzata
non solo per il mio corpo ma per la Cristina che realmente sono. Però è da
dire che quando si parla di concorsi di bellezza non si può parlare di
intelligenza, perchè chiaramente si guarda all'aspetto fisico. Quindi, se
una ragazza non ha determinate doti non può partecipare a Miss Italia,
magari può fare altre cose. Devo dire, però, che poi, per la voglia morbosa
di affermarsi a tutti i costi, se si è disposte a spogliarsi, a vendersi,
no, non lo approvo assolutamente. Sono sempre stata contraria a foto di
nudo, di ogni tipo, ho fatto al massimo delle foto un po' osè. Non posso
dire che fra dieci anni non farò anch'io un calendario, ma... Io ho fatto
Miss Italia perchè il mio fisico me lo poteva permettere, però per
continuare una carriera deve esserci un fondo di studio e di cultura, cioè
una base e assolutamente non approvo chi fa di tutto per mettersi in mostra,
vendendosi. E' una cosa che mi fa veramente schifo!
VINCENZA CACACE
di
Massalubrense (NA) - 21 anni - Segno zodiacale: Leone - Diplomata al Liceo
Scientifico -
2° classificata a Miss Italia 1997 - Attualmente, è una delle "Letterine" di
"Passaparola", su Canale 5
A- Non so perchè una ragazza decide di partecipare a Miss Italia. Io, se
tornassi indietro, lo rifarei, perchè è stata un'esperienza positivissima,
che mi ha portato tanta fortuna, è da lì che è partito tutto. Però mi sento
di dire, a chi è tentata da questo concorso, di prenderlo come un gioco, non
in maniera diversa, altrimenti può diventare pericoloso.
B-
Beh', io dico la mia idea. Per me, la bellezza è importante ma è una parte
di una persona e per potyer avere veramente successo non basta fermarsi al
corpo. Una deve star bene, mantenersi in forma, ma se poi non c'è il
supporto del cervello, della furbizia, non si va avanti, non si riesce a
diventare un personaggio. Quindi, sono importanti alla pari.
A
parte i casi (ad esempio, Caterina Balivo) di chi partecipa a Miss Italia
con lo scopo di vincere, per un sogno coltivato da bambina o per una
soddisfazione personale, possiamo dire, dai pareri di Tania, Barbara,
Cristina e Vincenza, che le ragazze considerano il concorso di Miss Italia
un trampolino di lancio, un mezzo per arrivare a... cioè a sfondare nel
mondo della moda, della TV, dello spettacolo. In un certo senso, quindi, è
usato per, come ha fatto ad esempio Tania, che ha visto nella partecipazione
al concorso di Mirigliani la possibilità di affermarsi poi come
indossatrice. Ma la bellezza è l'ingrediente principe per partecipare
a un concorso di bellezza, poi ci vuole altro. Tutte concordi, infatti,
nell'affermare che, dopo essersi fatte ammirare, per avere veramente
successo c'è bisogno del cervello, di una preparazione di base, di studio e
gavetta, altrimenti non si va da nessuna parte e si finisce con l'essere una
meteora. A meno che non si sia disposte a tutto pur di diventare un
personaggio; per fortuna, però, c'è ancora qualcuna che conserva i valori
basilari, come Cristina, la quale ha ribadito che, per il successo,
rifiuterebbe qualsiasi mercificazione del suo corpo. Sminuire l'importanza
di un bel fisico nell'affermazione nel lavoro sarebbe comunque da stupidi,
come giustamente ha sottolineato Barbara.
Certo, abbiamo ascoltato il parere di ragazze che stanno cercando di
costruirsi un futuro nel mondo dello spettacolo (Tania come
indossatrice, Barbara e Caterina come giornaliste e conduttrici, Cristina
come attrice, Vincenza come presentatrice), dove, diciamolo pure, prima di
guardare alle capacità, si guarda all'aspetto esteriore!
Solo
nel mondo dello spettacolo? Beh', è proprio questo il punto dal quale siamo
partiti.
A
sentire le nostre Miss, solo la bellezza (anche nel loro settore) non basta,
però, chissà perchè, questo lo dice soprattutto chi ha un bel personale!
E a
quelle fanciulle, forse pur sempre la fetta più corposa, non dotate di un
grosso fascino e alle quali neanche interessa sfondare nel dorato mondo
fatto di lustrini e paillettes, cosa resta da dire? Che vivono nella
Società sbagliata!
Non
volendo, però, dipingere il quadro tutto di nero, ci sentiamo di affermare
che, in fondo, c'è ancora qualcuno che non si ferma all'apparenza e scava in
fondo alla personalità della donna, fino a scoprire che la materia, anche se
non avvolta da un bellissimo involucro, c'è e a decidere che è la persona
giusta per quel posto di lavoro.
Pubblicato nel Maggio 2001 sul mensile “Proposte di classe”

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