Il
“Pronto?” che mi arriva quando mi risponde alla cornetta, con quel tono
deciso e marcato da simpatiche sfumature di romano verace, mi fa subito
dire…”Ecco Giacinto”, il personaggio della serie “Un medico in famiglia” che
lo ha reso noto al grande pubblico, ma è doveroso dire che Enrico
Brignano non è solo “Giacinto” come non è solo lo spigliato conduttore
che si è rivelato, al fianco di Natalia Estrada, ai comandi di “Beato tra le
donne”.
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Enrico Brignano con Natalia Estrada |
Enrico Brignano, a soli 34 anni, conta già una carriera lunga dieci anni,
che lo ha visto muoversi agilmente tra cinema, teatro e televisione e lo ha
portato ad essere, oggi, uno degli attori giovani più preparati e con un
grande futuro davanti. Diamogli, dunque, la parola, per conoscerlo meglio.
-
Enrico Brignano. Aperto a 360° sul mondo dello spettacolo,infatti nel tuo
curriculum troviamo esperienze cinematografiche, teatrali e televisive; ma
il tuo amore vero qual è?
-
Il
cabaret. Si, il mio vero amore è il teatro e se dovessi decidere quale
strada percorrere, sceglierei il teatro, però bisogna fare tutto e io
percorro varie strade, che poi alla fine mi portano sempre a calcare le
tavole del palcoscenico.
- Ti
sei diplomato, nel 90, al “Laboratorio di esercitazioni sceniche” diretto da
Gigi Proietti e hai lavorato spesso con lui… ”A me gli occhi bis” in teatro,
“Il maresciallo Rocca” in TV… Oltre ad essere il tuo maestro, è anche il tuo
modello?
-
Si, anche perché credo che in Italia sia uno dei più grandi, anche per le
sue esperienze di vita, oltre che di artista. Riuscire a fare anche solo un
quinto di ciò che ha fatto lui…!
- Il
tuo boom è stato il personaggio di “Giacinto” in “Un medico in famiglia”, la
popolare fiction di Rai 1. Che esperienza è stata per te e cosa puoi dirci
su un’eventuale nuova serie?
-
All’inizio è stata un’esperienza marginale. Ero titubante se firmare o meno
il contratto, perché il mio era un ruolo di contorno. Invece, poi, insieme
al regista, Riccardo Donna, abbiamo studiato un personaggio che avesse
soprattutto una recitazione naturale e questo mi ha portato una popolarità
fulminea e stabile. Infatti ancora oggi i personaggi di Giacinto e Cettina
(la mia compagna nella fiction) sono nel cuore della gente. Su una nuova
serie, non si sa niente. In Rai, stanno lavorando e decidendo. Mah’!
-
Quest’anno è in uscita la tua prima regia per il cinema, “Si fa presto a
dire amore”. Ci dici qualcosa in più?
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Si, è una commedia, prodotta con la Medusa. Io sono il protagonista
maschile, oltre ad essere il regista, e le mie partners sono: Vittoria
Belvedere, Samuela Sardo e Isabel Perez. Il film uscirà nelle sale il 6
ottobre e gli sono molto legato, perché appunto è la mia prima prova come
regista.
-
Sullo schermo, sei una valanga di simpatia e di allegria, ma nell’Enrico
Brignano privato quale tratto caratteriale prevale?
-
Sono un po’ più serio però la mia carta vincente è che la gente possa
pensare che io sia un allegrone anche nella vita privata, quindi che ci sia
un processo di identificazione fra il personaggio e l’uomo; devo dire,
comunque, che al 90% l’immagine corrisponde. Sono una persona semplice, coi
piedi ben piantati per terra.
-
Prendendo a prestito un personaggio femminile conosciuto, qual è il tuo
modello di donna? Quella che proprio ti fa perdere la testa?
-
Bah’!…-
Replica Brignano alquanto titubante
-
Non ce n’è una in particolare! Per la sensualità e la bellezza, sceglierei
Monica Bellucci; per la simpatia e il fascino, Sabrina Ferilli… Amo il tipo
mediterraneo, elegante e divertente, principessa e casalinga.
-
Tra tutto ciò che hai fatto finora, compresa l’ultima edizione di “Beato tra
le donne”, quale lavoro ricordi con più piacere?
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Lo
spettacolo a teatro “Mezzefigure”, con Proietti e diretto da lui. Mi ha
portato tanta fortuna e ancora oggi, che sono passati quattro anni, me ne
continua a portare.
- Il
tuo sogno nel cassetto, per la tua vita, per la tua carriera…
-
Per la vita, metter su una bella famigliola (e
che abbia già trovato la sua dolce metà, visto che il nostro colloquio è
stato interrotto per pochi istanti da un “Ciao amore, ti
chiamo dopo”, che Enrico ha risposto a chi telefonava sul suo cellulare?)
e andarmene in vacanza al mare, con una barca. Per la carriera, fare una
tournèe in America, al Madison Square Garden, con un mio spettacolo.
-
Enrico, rimanendo per ora ancora a casa nostra…Oltre al tuo film, cos’altro
bolle in pentola?
-
A
gennaio, sarò al teatro Parioli di Roma con “Perché non rimani a
colazione?”, poi ci sarà un’altra fiction e tanto altro ancora… E’ un bel
momento per me! Grazie a voi!
Pubblicato nel Ottobre 2000 sul mensile “Proposte di classe”
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