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"Ridge" e "Brooke" di "Beautiful |
Io li capisco, capisco
chi soffre di dipendenza televisiva, perché io stessa sono affezionata a un
paio di programmi televisivi e per seguirli evito di uscire in quelle sere,
altrimenti se proprio non posso farne a meno li registro e li guardo il
giorno dopo!
Di cosa parliamo??? Di
dipendenza televisiva da determinati programmi che possono essere soap o
reality e sui quali si sta studiando e approfondendo l’argomento,
soprattutto per quello che riguarda le soap opera.
Pare infatti che le
soap opera e le telenovelas agiscano sull’inconscio di chi ne rimane vittima
con gravi conseguenze, che possono diventare anche patologiche in molti
casi.
Perché proprio le soap?
Perché portano in sé elementi che agiscono sull’inconscio di che ne rimane
vittima. Ma cosa sono esattamente le soap??
Facciamo un po’ di storia...
Il termine “soap opera”
significa proprio “opera saponetta” e si riferisce ai vari sponsor che hanno
accompagnato la nascita e lo sviluppo di questo fenomeno. La prima soap
della storia venne trasmessa da una emittente radiofonica americana nel
Gennaio 1931: si intitolava
“Clara, Lu’n Em”,
si trattava di una storia incentrata sulla vita di tre donne ed era
sponsorizzata dall’azienda “Colgate-Palmolive-Peet”, specializzata in
prodotti per la casa e per l’igiene personale.
Fu però la “Procter &
Gamble” a “inventare” la soap televisiva, con il suo dirigente Neil McElroy,
interrompendo la programmazione delle varie puntate con le reclame
pubblicitarie, assicurandosi in questo modo un’ampia diffusione e di
conseguenza un incremento nelle vendite di detersivi, calcolando che in
linea di massima questi programmi erano seguiti perlopiù da casalinghe.
Una delle prime opere
radiofoniche e poi televisive fu “The Guiding Light”, che iniziò nel 1037
per poi arrivare in televisione nel 1952 e sopravvivere fino ai giorni
nostri (qui in Italia è la famosissima “Sentieri”). E’ la serie più lunga di
tutti i tempi, però non fu la prima che andò in onda in televisione, infatti
la prima soap fu la serie “Faraway Hill”, del 1946, a cadenza settimanale,
seguita da “These are my children” del 1949, che andò in onda tutti i giorni
per 15 minuti.
Il pubblico diventava
sempre più numeroso, ma il boom di questo fenomeno è stato toccato negli
anni ‘80 quando una serie come “General Hospital” è stata seguita in tutto
il mondo fino a raggiungere punte di oltre 30 milioni di telespettatori.
Dopo gli anni ‘80, il
fenomeno soap si è ridimensionato, causa l’emancipazione della donna e la
necessità di lavorare e contribuire alle entrate familiari trascorrendo in
casa, quindi, sempre meno tempo. Ma dagli anni ‘70 le soap furono esportate
dagli Stati Uniti, dove, con la nascita delle emittenti televisive
commerciali, venivano introdotte le interruzioni pubblicitarie, elemento
essenziale dal punto di vista produttivo.
Nello stesso periodo
iniziarono ad apparire le “telenovelas”, prodotte in Sudamerica,
sponsorizzate anche queste da ditte di prodotti per la pulizia e l’igiene
personale, destinate ad una diversa fascia oraria (la prima serata) e, per
questo motivo, viste da un pubblico più eterogeneo e non solo dalle
casalinghe.
Le telenovelas venivano
prodotte principalmente in America latina, ma quelle più conosciute son
state quelle brasiliane; dati gli argomenti di genere socioculturale
toccavano la sensibilità comune, son poi state quelle più esportate
specialmente in Europa e Africa.
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Il cast di "Vivere" |
Caratteristiche e
Dipendenza.
Soap opera e
telenovelas hanno entrambe la matrice del melodramma, la differenza fra loro
sta nella strumentalizzazione dei sentimenti. Nelle soap le vicende
movimentano la storia dal punto di vista spettacolare in un contesto
drammatico - familiare o lavorativo….
Nelle telenovelas,
invece, i sentimenti sono al centro delle vicende e i personaggi sono
caratterizzati dalla mancanza di realizzazione e dalla profonda infelicità,
per lo più sono ambientate in lontane epoche mentre le soap sono ambientate
quasi sempre in epoca moderna.
Altra
differenza sostanziale
tra i due prodotti è rappresentata dal fatto che le telenovelas non durano
quasi mai più di una stagione, in genere vengono prodotte in 200 – 250
puntate, mentre le soap non hanno una durata definita e possono essere
trasmesse per molti anni, come del resto si è già verificato e solo quando
si verifica una quasi totale perdita di telespettatori cessa la
programmazione.
In questi prodotti, vi
sono degli elementi che favoriscono la dipendenza. Elementi che non sono
riconducibili alle differenze appena citate, bensì al fatto di essere dei
prodotti seriali, cioè strutturati in puntate brevi trasmesse ogni giorno,
alla stessa ora.
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"Brooke" di "Beautiful" |
Naturalmente sono
trasmesse in orari in cui sono seguite prevalentemente da un pubblico
femminile o da persone anziane che difficilmente seguono più di due
prodotti, le loro trame sono strutturate per attirare l’attenzione del
telespettatore in tempi molto brevi e le interruzioni pubblicitarie sono
studiate, infatti sono inserite nei momenti “clou” della programmazione
così da far sì che chi li segue non cambi canale.
Altresì, c’è il fatto,
poi, che, pur basandosi su una storia semplice e facilmente “seguibile”,
questi prodotti televisivi sono confezionati in modo da mantenere sempre
viva e costante l’attenzione di chi li segue, fattore che alimenta la
dipendenza, in quanto l’utente finale se anche perde una puntata della soap
avverte un disagio, una privazione. Privazione che è avvertita in modo netto
nel fine - settimana, quando le soap non vanno in onda; privazione che è
tamponata da alcuni, rivedendo magari qualche puntata precedentemente
registrata – per non perdere il contatto con i propri beniamini – e che non
è tamponata da altri, tra i quali vi sono persone che possono arrivare ad
avvertire un malessere fisico, stati di ansia e di perdita di controllo con
la vita reale, in quanto si rifugiano in un ipotetico “sogno”, che, per
quanto drammatico possa essere, serve a scollarsi dal quotidiano che ci
circonda e a non pensare ai problemi personali, sicuramente più difficili da
gestire.
Alla lunga, questo
fenomeno può portare ad uno stato in cui lo spettatore faticherà sempre più
a distinguere la finzione dalla realtà, arrivando a pensare – nei casi più
gravi – che i protagonisti della soap vivano per davvero le storie
interpretate e quindi emozionandosi per le loro vicende, molto più di quanto
dovrebbe accadere a un normale spettatore!
Siamo arrivati a
descrivere i casi più estremi, per i quali – è giusto dirlo - l’ossessione
soap può arrivare a essere causa dell’inasprimento dei rapporti con amici,
parenti e colleghi di lavoro, insomma danni abbastanza gravi sul piano delle
relazioni.
Ci piace, però,
concludere dicendo che… se non si arriva al limite, se semplicemente si
prova piacere a seguire una soap o una telenovela, beh’… è bene regalarsi,
anche ogni giorno, un’ora di puro relax, distaccandosi da tutto il contorno!
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