Arco a tutto sesto: DIPENDENZA DA SOAP
Non sempre affezionarsi a una soap opera o a una telenovela è un puro e innocuo svago... 
di Francesca Battaglia

"Ridge" e "Brooke" di "Beautiful

Io li capisco, capisco chi soffre di dipendenza televisiva, perché io stessa sono affezionata a un paio di programmi televisivi e per seguirli evito di uscire in quelle sere, altrimenti se proprio non posso farne a meno li registro e li guardo il giorno dopo!
Di cosa parliamo??? Di dipendenza televisiva da determinati programmi che possono essere soap o reality e sui quali si sta studiando e approfondendo l’argomento, soprattutto per quello che riguarda le soap opera.
Pare infatti che le soap opera e le telenovelas agiscano sull’inconscio di chi ne rimane vittima con gravi conseguenze, che possono diventare anche patologiche in molti casi.
Perché proprio le soap? Perché portano in sé elementi che agiscono sull’inconscio di che ne rimane vittima. Ma cosa sono esattamente le soap??
Facciamo un po’ di storia...
Il termine “soap opera” significa proprio “opera saponetta” e si riferisce ai vari sponsor che hanno accompagnato la nascita e lo sviluppo di questo fenomeno. La prima soap della storia venne trasmessa da una emittente radiofonica americana nel Gennaio 1931: si intitolava
“Clara, Lu’n Em”, si trattava di una storia incentrata sulla vita di tre donne ed era sponsorizzata dall’azienda “Colgate-Palmolive-Peet”, specializzata in prodotti per la casa e per l’igiene personale.
Fu però la “Procter & Gamble” a “inventare” la soap televisiva, con il suo dirigente Neil McElroy, interrompendo la programmazione delle varie puntate con le reclame pubblicitarie, assicurandosi in questo modo un’ampia diffusione e di conseguenza un incremento nelle vendite di detersivi, calcolando che in linea di massima questi programmi erano seguiti perlopiù da casalinghe.
Una delle prime opere radiofoniche e poi televisive fu “The Guiding Light”, che iniziò nel 1037 per poi arrivare in televisione nel 1952 e sopravvivere fino ai giorni

nostri (qui in Italia è la famosissima “Sentieri”). E’ la serie più lunga di tutti i tempi, però non fu la prima che andò in onda in televisione, infatti la prima soap fu la serie “Faraway Hill”, del 1946, a cadenza settimanale, seguita da “These are my children” del 1949, che andò in onda tutti i giorni per 15 minuti.
Il pubblico diventava sempre più numeroso, ma il boom di questo fenomeno è stato toccato negli anni ‘80 quando una serie come “General Hospital” è stata seguita in tutto il mondo fino a raggiungere punte di oltre 30 milioni di telespettatori.
Dopo gli anni ‘80, il fenomeno soap si è ridimensionato, causa l’emancipazione della donna e la necessità di lavorare e contribuire alle entrate familiari trascorrendo in casa, quindi, sempre meno tempo. Ma dagli anni ‘70 le soap furono esportate dagli Stati Uniti, dove, con la nascita delle emittenti televisive commerciali, venivano introdotte le interruzioni pubblicitarie, elemento essenziale dal punto di vista produttivo.
Nello stesso periodo iniziarono ad apparire le “telenovelas”, prodotte in Sudamerica, sponsorizzate anche queste da ditte di prodotti per la pulizia e l’igiene personale, destinate ad una diversa fascia oraria (la prima serata) e, per questo motivo, viste da un pubblico più eterogeneo e non solo dalle casalinghe.
Le telenovelas venivano prodotte principalmente in America latina, ma quelle più conosciute son state quelle brasiliane; dati gli argomenti di genere socioculturale  toccavano la sensibilità comune, son poi state quelle più esportate specialmente in Europa e Africa.

Il cast di "Vivere"

Caratteristiche e Dipendenza.
Soap opera e telenovelas hanno entrambe la matrice del melodramma, la differenza fra loro sta nella strumentalizzazione dei sentimenti. Nelle soap le vicende movimentano la storia dal punto di vista spettacolare in un contesto drammatico - familiare o lavorativo….
Nelle telenovelas, invece, i sentimenti sono al centro delle vicende e i personaggi sono caratterizzati dalla mancanza di realizzazione e dalla profonda infelicità, per lo più sono ambientate in lontane epoche mentre le soap sono ambientate quasi sempre in epoca moderna.
Altra
differenza sostanziale tra i due prodotti è rappresentata dal fatto che le telenovelas non durano quasi mai più di una stagione, in genere vengono prodotte in 200 – 250 puntate, mentre le soap non hanno una durata definita e possono essere trasmesse per molti anni, come del resto si è già verificato e solo quando si verifica una quasi totale perdita di telespettatori cessa la programmazione.
In questi prodotti, vi sono degli elementi che favoriscono la dipendenza. Elementi che non sono riconducibili alle differenze appena citate, bensì al fatto di essere dei prodotti seriali, cioè strutturati in puntate brevi trasmesse ogni giorno, alla stessa ora.

"Brooke" di "Beautiful"

Naturalmente sono trasmesse in orari in cui sono seguite prevalentemente da un pubblico femminile o da persone anziane che difficilmente seguono più di due prodotti, le loro trame sono strutturate per attirare l’attenzione del telespettatore in tempi molto brevi e le interruzioni pubblicitarie sono studiate, infatti sono inserite nei momenti  “clou” della programmazione così da far sì che chi li segue non cambi canale.
Altresì, c’è il fatto, poi, che, pur basandosi su una storia semplice e facilmente “seguibile”, questi prodotti televisivi sono confezionati in modo da mantenere sempre viva e costante l’attenzione di chi li segue, fattore che alimenta la dipendenza, in quanto l’utente finale se anche perde una puntata della soap avverte un disagio, una privazione. Privazione che è avvertita in modo netto nel fine - settimana, quando le soap non vanno in onda; privazione che è tamponata da alcuni, rivedendo magari qualche puntata precedentemente registrata – per non perdere il contatto con i propri beniamini – e che non è tamponata da altri, tra i quali vi sono persone che possono arrivare ad avvertire un malessere fisico, stati di ansia e di perdita di controllo con la vita reale, in quanto si rifugiano in un ipotetico “sogno”, che,  per quanto drammatico possa essere, serve a scollarsi dal quotidiano che ci circonda e a non pensare ai problemi personali, sicuramente più difficili da gestire.
Alla lunga, questo fenomeno può portare ad uno stato in cui lo spettatore faticherà sempre più a distinguere la finzione dalla realtà, arrivando a pensare – nei casi più gravi – che i protagonisti della soap vivano per davvero le storie interpretate e quindi emozionandosi per le loro vicende, molto più di quanto dovrebbe accadere a un normale spettatore!
Siamo arrivati a descrivere i casi più estremi, per i quali – è giusto dirlo - l’ossessione soap  può arrivare a essere causa dell’inasprimento dei rapporti con amici, parenti e colleghi di lavoro, insomma danni abbastanza gravi sul piano delle relazioni.
Ci piace, però, concludere dicendo che… se non si arriva al limite, se semplicemente si prova piacere a seguire una soap o una telenovela, beh’… è bene regalarsi, anche ogni giorno, un’ora di puro relax, distaccandosi da tutto il contorno!

 

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