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A LUI PARI

 

Era un uomo
come tanti a lui pari
era semplice
come tanti a lui pari
il cuore avea pulito
significante
era un uomo semplice
brillante

era mio Padre

QUANDO SARA'

 

Quando sarà
l'evento affronterò
a muso duro

condannerò presenze
la sacre invenzioni

spoglio il petto esigo
l'onore della morte

DEI FIGLI MIEI

 

E'  sera
con gli occhi con la mente
in te sovrano ed assassino
s'addormono i peccati
l'infami tuoi pensieri consacrati
dei bimbi il corpo dilaniato offeso

eviscerato inquisito ripudiato
il sacro latte di tua madre
quello che hai infangato ucciso
ma
dei figli miei
quelli che hai stuprato
quale altro dio dalla croce
me li depone

ALL'AVAMPOSTO

 

Si è schiarito dalle nebbie
lo spazio all'avamposto
ed una croce hanno piantato
a ricompensa
mille bandiere tinte
di sangue e carne
vestono dai tempi a ricordare
chi tanto a dato a dio
all'infamie patrie
e nulla han preso

MIO BENE

 

Sai di poesia
di frasi docili alle labbra
di sacri aliti
perché tu mio bene
al cor risplendi

L'ALBA

 

L'alba s'è spogliata
del vestito rosa
nuda ora m'appare
di grazia alle labbra
e brezze

DESTO DAL SOGNO

 

Desto dal sogno
dove celebrammo l'intimo
ora mi sei negli occhi
e t'amo

ESTASIATO

 

Estasiato
rimembro

AL PORTO

 

Era sola quel giorno
al porto
sola
come l'anima mia


LO SCARPONE



Un passo dopo l'altro
con fatica
s'innalza lo scarpone
alla montagna
sentieri nuovi apre
all'orizzonte
con l'animo gioioso
e il cuore in gola
quando giunto alla vetta
lo sguardo si rallegra
il mondo si allontana
ed io rimembro



AMO

 

Amo
perchè é semplice
nel mio essere uomo
senza ricompense io amo
convinto come l'azzurro il cielo
o del sale il mare della mia casa
io amo
per questo amo così
perchè é semplice
elementare



LE CARNI TENERE DI DIO

 

Non sanno
della tonaca importante
quegli uomini d'infamia vestiti
ingannano all'unisono
stuprano in concerto
inquisiscono solenni

di satana è lo sguardo

e squartano
tormentano
uccidono

le carni tenere di dio

 


ANIMALI SANTI

 

E venne verso di te
il mestierante
leggero aveva il passo lento
dell'attentatore
ghigno malefico inquisitore
l'uomo in bianco aveva vivisettore
giocoso l'accogliesti scodinzolante
candido il manto degli innocenti
le mani leccasti al delinquente
atti d'amore questi e d'amicizia antica
il bruto s'avvinghiò sul tuo mantello
un lampo fu una saetta
e ti prese la libertà le carni
vivisettore
squallido abitante di laboratori
di stabulari di scantinati doloranti
manipolatore infame di viscere vive palpitanti
fredda e ottusa è l'opera tua di morte
d'animali amici animali santi
scannati segati trapiantati eviscerati decerebrati
scuoiati bolliti arrostiti vivi ed infine
come il cristo crocifissi
vivisettore
inutile si rivela il genio tuo assassino
ricercatore del nulla nemico dell'uomo e della tua imbecillità
col pane del sangue e della morte nutri i figli tuoi
saran vampiri
lugubre ricompensa dell'arte tua assassina
padre barone e santità
t'acclamano governi erranti
t'incoraggia all'assassinio e ti benedice il papa

la chiesa gli incivili gli ignoranti
mio è il disprezzo e la tua morte
gli animali martiri povere creature
guardano all'amico al santo buono
s'affidano a francesco ai protezionisti
e a tutti i santi


 

 

Nastro 4: LE PROPOSTE DI
Sal Messina

 

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